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sabato 19 gennaio 2013

ITALIA - Ingroia rompe col Pd


Il leader di Rivoluzione civile: «Stop al dialogo. Ci vediamo in Parlamento». Colpa dell'accordo già fatto con Monti.Bersani: “ nessuna ipotesi di desistenza”.

Sabato, 19 Gennaio 2013 - Fine dei giochi. Antonio Ingroia ha chiuso definitivamente la porta al Partito democratico. In una conferenza stampa per la presentazione dei candidati della lista Rivoluzione Civile, sabato 19 gennaio, ha annunciato il venir meno di una qualsiasi ipotesi alleanza.
«Abbiamo interrotto il dialogo con il Pd. Ci vediamo in Parlamento dove il primo provvedimento da esaminare dovrà essere quello sul conflitto di interessi, visto che Bersani non ha mai trovato il tempo per approvarlo negli ultimi 20 anni», ha chiosato l'ex pm.
«PD RESPONSABILE DEL DISASTRO MONTI». «Il Pd porta con sé la responsabilità politica del disastro del governo Monti che ha scaricato la crisi sui ceti medi e bassi», ha aggiunto Ingroia, «sono un uomo del dialogo e nonostante i gravissimi errori politici del democratici, ho fatto due appelli al dialogo senza che sia arrivata nessuna risposta. Avremmo potuto valutare la desistenza ma ci hanno mandato solo intermediari».
«NO ALLA DESISTENZA». «Diciamo no alla desistenza, anche perché Pier Luigi Bersani non mi ha mai chiamato per chiedermela», ha poi riferito il leader di Rivoluzione Civile che ha respinto al mittente l'accusa secondo la quale senza desistenza si favorirebbe Silvio Berlusconi e ha sottolineato che il vero pericolo è Mario Monti.
«A me l'ex premier», spiega Ingroia, «non fa paura perché è finito e non rappresenta più un pericolo. Non accetto che la figura di Berlusconi venga usata dal Pd come uno spauracchio. Gli italiani sono vaccinati. Il vero pericolo per noi è Mario Monti e la sua proposta politica perché può condizionare il Centrosinistra che è già suo alleato».
«Se avessimo accettato il voto utile avremmo avvantaggiato il Professore e noi non vogliamo aiutarlo», ha concluso l'ex pm, «anche il Pd dovrà fare i conti con noi abbandonando le sue politiche liberiste».
EMERGENZA MORALE. E ha aggiunto: «Sulla questione morale in Italia c'è una emergenza democratica. Per questo ringraziamo i partiti che ci appoggiano e hanno deciso di fare un passo indietro per favorire le candidature di un'Italia pulita».
L'ex pm ha citato una frase di Enrico Berlinguer del 1981 nella quale il segretario del Pci sottolineava che «la questione morale esiste da tempo ma è diventata una questione politica perché da questo dipende la tenuta della democrazia».
«No a giochini, no ad accordi sottobanco», ha aggiunto Ingroia, «come quelli che hanno ucciso la credibilità della politica nella prima e nella seconda Repubblica. Anche accettare la desistenza e rinunciare alle liste al Senato sarebbe stato un patto sottobanco».

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