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lunedì 14 maggio 2012

ITALIA: Debito pubblico a 1.946 miliardi

Nuova cifra record toccata a marzo. Da aprile +11 miliardi di euro
Galoppa il debito pubblico italiano, in un 14 maggio ricco di cattive notizie per l'economia italiana, con il crollo della borsa, l'ascesa dello spread e un nuovo record per il prezzo della benzina. (+21%)
A marzo il debito è salito alla soglia record di 1.946,083 miliardi di euro (a febbraio era a quota 1.928,226 miliardi e a gennaio era stato toccato il precedente record con 1.934,980 miliardi).
È quanto risulta dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.
MENO RISORSE DALLE TASSE. Nei primi tre mesi del 2012 le entrate tributarie si sono attestate a quota 83,168 miliardi di euro, in calo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Per quanto riguarda il mese di marzo il totale del gettito fiscale è stato di 26,237 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto ai 27,221 miliardi di euro incassati a marzo 2011.


PENSIERO
La benzina diminuisce di prezzo all’origine e siamo arrivati ad un aumento del 21% annuo senza che il Governo intervenga oltre al bla bla.
Le tasse sono aumentate di numero e di valore, gloriose azioni da parte dela Guardia di Finanza hanno inchiodato evasori totali recuperando milioni di Euro, Equitalia è riuscita a far pagare i pigri e le entrate sono in calo dello 0,5%.

Il debito pubblico di quello che doveva essere un governo sobrio, continua ad aumentare abbattendo record su record, in un mese 11 miliardi di euro alla faccia della sobrietà, e dei tagli promessi (auto blu, provincie, stipendi ai super manager, rimborsi, allontanamento dei consulenti esterni, eliminazione degli enti inutili e vendita o chiusura delle oltre 7000 aziende pubbliche rifugio di amici nei vari CDA  ecc.) neanche l’ombra.
L’accordo con la Svizzera, approvato a livello europeo, che ci porterebbe in casa immediatamente 50 miliardi, se applicassimo gli standard europei, è in alto mare.
Il Governo guidato dal professor Monti non ha più giustificazioni, è sempre il popolo bue che paga e soffre, ma conniventi sono anche tutti i partiti rappresentati in Parlamento, i quali non denunciano, non propongono e cercano di incantare i serpenti, a volte ancora riuscendoci.

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