Pensare Globale e Agire Locale

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lunedì 14 ottobre 2013

ITALIA - Partiti e movimenti allo sfascio


La prima repubblica con i suoi 7 partiti (Msi, Pli, Dc, Pri, Psdi, Psi, Pci) andò avanti per circa 40 anni e nonostante l'instabilità continua dei vari governi che cambiavano all'incirca ogni 1 o 2 anni, i partiti mostravano una certa solidità.

Solidità dovuta soprattutto a due fattori: da una parte il partito costituiva un centro di aggregazione di persone con medesimi ideali, principi e progetti, dall'altra gli ideali ed i principi rappresentavano appunto il vero e proprio collante indipendentemente dalle persone che si succedevano alle cariche direttive del partito stesso.

Se gli stessi partiti non avessero messo in piedi un sistema di potere basato sulle tangenti forse quel modello sarebbe sicuramente andato avanti per molti altri anni. Mani pulite ha però messo fine a quel sistema di corruzione, un sistema conosciuto da tutti anche dai cittadini comuni, ma che fu portato giustamente alla luce dalle inchieste di inizio anni 90 causando lo scioglimento di tutto il sistema partitico italiano.

Ebbe inizio così la seconda repubblica che fu subito indirizzata verso il bipolarismo, tentando di copiare i sistemi politici delle democrazie europee tutti basati sull'alternanza di due opposte fazioni. Per qualche anno il sistema ha funzionato ma era destinato al collasso soprattutto perchè i nuovi partiti, che si sono formati nella seconda repubblica, hanno abbandonato le ideologie e si sono sostanzialmente trasformati in partiti ad personam. Il successo del partito dipendeva e dipende dalla capacità trainante del proprio leader segretario o padrone che fosse.

 Allo stesso tempo la corruzione, che non è stata mai completamente debellata, è diventata anche questa un fenomeno ad personam: nella prima repubblica si rubava per il partito, nella seconda si ruba per proprio tornaconto. I partiti della seconda repubblica sono quindi arrivati allo sbando in tempi molto più brevi ed in particolare l'ultimo nato, il Movimento 5 stelle, è già dilaniato dopo solo pochi mesi che sta in parlamento.

Il tutto proprio a causa di questa loro nuova natura che li identifica come formazioni politiche aggregate intorno non ad un'ideale quanto piuttosto intorno ad una persona.

Ecco allora il Pdl che con il tramonto, ancora non definitivo, del proprio leader a causa sia della sua inettuttidine politica che dei propri guai giudiziari, si sta completamente sfasciando in due fazioni (dopo aver già espulso altri pezzi importanti come Fini e gli ex An).

La Lega, fondata dal buon Umberto Bossi, si è sgretolata appena il capo è caduto sotto gli strali della malaconduzione del partito causato dall'utilizzio dissennato dei fondi del finanziamento pubblico.

Il Pd da sempre è dilaniato da leader in pectore che si divertono al gioco delle primarie e che cadono come pere cotte in virtù di una mancanza totale di un programma che si possa definire tale e di una precisa identità politica. Fra pochi giorni si celebrerà l'ennesimo congresso nel quale sarà eletto il 5 segretario, in soli sei anni che probabilmente traghetterà definitvamente il partito verso quella L che manca ormai solo nel nome.

Ultimo arrivato il Movimento 5 stelle ha battuto tutti i record: in pochi mesi ha sperperato il proprio patrimonio di voti affermandosi come il primo partito ad personam del paese, superando in questa categoria lo stesso Pdl.

I parlamentari del M5S sembrano tanti burattini sotto il controllo del burattinaio genovese, burattini che al minimo movimento fuori del controllo del capo ... anzi dei capi ... sono subito redarguiti e riportati sotto il comando o direttamente espulsi dal movimento.

Questo è il quadro politico del paese oggi, un quadro desolante che rende ancora più cupo e senza prospettive il futuro dell'Italia, un futuro già derubato e irrimediabilmente distrutto dalla crisi economica.

ANTIPOLITICO

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