Pensare Globale e Agire Locale

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lunedì 5 dicembre 2011

UNIONE EUROPEA: La testa, le gambe e la banca

L'intesa ostentata dalla cancelliera tedesca e dal presidente francese è curata nei minimi dettagli. Lei in nero e collana d'argento, lui in nero e cravatta blu; lei afferma che questa "è la crisi più grave dalla creazione dell'euro", lui parla della "più grande sfida che l'Unione europea abbia dovuto affrontare dalla sua fondazione". Tuttavia, secondo Der Spiegel, i punti in comune finiscono qui, e gli argomenti di contrasto restano immutati: il funzionamento del fondo di salvataggio europeo (Efsf), il ruolo della Bce e il coinvolgimento dei privati nell'eventuale bancarotta degli stati. Secondo il settimanale di Amburgo esiste però un margine di compromesso: "Se le istituzioni europee riusciranno a impedire che i governi vivano al di sopra dei loro mezzi, non ci saranno ragioni di rifiutare la contropartita, ovvero una responsabilità comune nei casi urgenti".
In ogni caso, al momento "Merkel e Sarkozy restano prigionieri della tradizione politica dei loro paesi. I francesi non vogliono accettare l'indipendenza della Banca centrale europea. I tedeschi pensano di poter approfittare dei vantaggi del mercato comune senza assumersene le responsabilità finanziarie". Secondo Der Spiegel la sfiducia reciproca è tale che il primo ministro lussemburghese e presidente dell'Eurogruppo subisce un interrogatorio da Merkel se ha telefonato a Sarkozy e viceversa. Il settimanale racconta un aneddoto illuminante: "A margine di un vertice europeo Sarkozy ha detto alla cancelliera 'Angela, noi due in Europa siamo come la testa e le gambe'. 'No', ha risposto la cancelliera. 'Tu sei la testa e le gambe. Io sono la banca'".

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