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giovedì 15 dicembre 2011

ETICA:Ghiglia e Germani in affari con i parcheggi Gtt

L'azienda, di cui il parlamentare è socio assieme alll’ex vice sindaco di Chivasso e ad altri ex aennini, ottiene dalla società di trasporti pubblici di Torino l'incarico per la realizzazione del Neos Park. Consociativismo in salsa sabauda?
MA CHI, IO? Agostino Ghiglia
Prima o poi è il destino che tocca a tutti i politici: finire parcheggiati nelle retrovie, a poltrire in qualche ente inutile, nella Villa Arzilla del potere che fu. Sarà per scongiuare quest'amaro declino che Agostino Ghiglia ha deciso di giocare d'anticipo: lui, semmai, vuol far da esattore dei parcheggi altrui. Già, perché non tutti sanno, che proprio il parlamentare e vicecoordinatore regionale pidiellino ha ottenuto da Gtt l’incarico di realizzare e gestire i nuovi parcometri. Il politico compare infatti tra i soci della Neos Tech, una società a responsabilità limitata che ha per oggetto "il commercio, l'esportazione, l'importazione e la distribuzione, sia in Italia che all'estero, di prodotti tecnologici e la prestazione di servizi (...) con particolare riguardo alla gestione di aree di sosta e di parcheggi con l'ausilio di strumenti tecnologici". Ed è quanto è avvenuto con Gtt. Ma dalla visura camerale tra i soci dell’azienda, oltre a Ghiglia,  figurano altri esponenti di spicco del centrodestra, tutti in larga misura ascrivibili alla componente ex aennina del partito, quasi si trattasse di una filiera monocromatica. Compaiono, infatti, Alessandro Germani, ex vice sindaco di Chivasso durante l’amministrazione guidata fino alla scorsa primavera da Bruno Matola, e Cesare Formisano, già presidente della VIII Circoscrizione, dal 2001 al 2006. Più altri personaggi - con parentele - minori.

Il prodotto da loro ideato è il Neos Park, un congegno elettronico prepagato da applicare sull’auto per evitare di doversi recare ogni volta alla ricerca di un parcometro. Basta far partire un timer ed esporre il dispositivo ben visibile sul cruscotto della vettura. Centoventi i punti vendita a Torino e Provincia. Per ricaricare le card basta recarsi presso uno dei punti autorizzati e scegliere il taglio desiderato, da 5 a 50 euro, senza alcun costo aggiuntivo. Doveva partire già lunedì, ma con qualche giorno di ritardo, pare sia ormai pronto per essere distribuito.

Un’idea certamente innovativa, ma come mai a gestire questo servizio c’è una società guidata quasi esclusivamente da un’area politica, peraltro ben rappresentata nel consiglio d’amministrazione di Gtt da Umberto Trabucco? Che ci sia qualche relazione col fatto che l’opposizione, solitamente tanto cavillosa, non ha battuto ciglio quando l'amministratore delegato della società per i trasporti pubblici Roberto Barbieri ottenne a suo favore l'arrotondamento del lauto stipendio con una super consulenza da 160 mila euro? Come sosteneva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma a volte...
(Lo Spiffero- Babando)

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