Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


venerdì 1 giugno 2012

UE - Fuori-onda di Hollande: «Merkel è un'egoista»

Il capo dell'Eliseo: «La cancelliera alimenta i populismi in Europa».
Mercoledì, 30 Maggio 2012 - Sembrava troppo strano che fino ad oggi non si fossero ancora parlati alle spalle.
E infatti il 30 maggio, puntualmente, François Hollande ha tirato la prima stoccata rigorosamente 'off records' ad Angela Merkel.
In un fuori-onda durante un Consiglio dei ministri, il neo presidente francese avrebbe dato dell'egoista alla cancelliera tedesca, rea di accendere populismi in europa.  
Lo ha rivelato il settimanale satirico Le Canard Enchainé, sempre molto ben informato sui retroscena dell'Eliseo.
MERKEL PENSA SOLO ALLA GERMANIA. Hollande si sarebbe sfogato dicendo che Merkel «vuole sottoporre i Paesi d'Europa in crisi, come la Spagna, l'Italia o il Portogallo, a politiche di rigore molto forti, quando la Germania potrebbe invece distribuire una parte della sua crescita».
La cancelliera «appare isolata, troppo concentrata sulla propria crescita e sul timore di essere la cassa dell'Unione», avrebbe aggiunto Hollande, spiegando che «bisogna trovare un equilibrio, altrimenti arriveranno i problemi, in primo luogo economici, e poi politici».
PERICOLO DI ESTREMISMI. Una politica di austerità come quella prevista dalla Merkel, avrebbe messo in guardia il capo dell'Eliseo, rappresenta «la base dei populismi in Europa. Lo vediamo al Sud, come in Italia con la Lega Nord, o il successo del partito neonazista in Grecia», o anche al Nord come «quelli di estrema destra in Finlandia».
RISERVE SU SCHAEUBLE ALL'EUROGRUPPO. Le parole di Hollande contro Berlino vanno ad aggiungersi a quelle pronunciate dal suo primo ministro, Jean-Marc Ayrault, che in un'intervista al settimanale L'Express ha manifestato delle riserve rispetto alla candidatura del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, alla guida dell'Eurogruppo.
«I popoli sono stanchi di questo clima di austerità senza prospettive, che genera degli argomenti per i populismi», ha detto.
BRUXELLES PRESSA PARIGI. Intanto, nelle sue raccomandazioni presentate il 30 maggio a Bruxelles, la Commissione europea ha lanciato un forte appello a Parigi affinché intensifichi le riforme strutturali, se non vuole incorrere in sanzioni Ue.
In particolare, secondo l'esecutivo comunitario, la Francia fare degli sforzi considerevoli, soprattutto per «ridurre la spesa» pubblica e riportare il deficit al 3% del Pil entro il 2013. Quella del riassetto dei conti è proprio una delle principali sfide a cui è chiamato Hollande.

Nessun commento:

Posta un commento